Biografia
MATTEO VANNUCCI
Matteo Vannucci è nato il 21 giugno 1986 a Tortoreto dove viveva con la madre operaia, il padre pescatore, la sorella studentessa universitaria e la nonna.
Aveva soli 22 anni quando, la notte del 6 aprile 2009, ci fu il tragico terremoto dell’Aquila, città per la quale nutriva una grande passione per la storia e la ricchezza della sua arte.
Diplomato ragioniere presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Augusto Capriotti” di Porto D’Ascoli (AP), si era brillantemente laureato all’Università dell’Aquila in lingua e cultura italiana con 110 e lode e stava frequentando i corsi per la laurea specialistica in Filologia classica e moderna.
Amante dello sport in genere, ha praticato per molti anni tennis ed era un grandissimo tifoso del Milan, di cui seguiva ogni partita.
Ascoltava l’heavy metal, in particolar modo gli Iron Maiden, ma apprezzava allo stesso modo brani di repertorio classico.
Fiero di essere abruzzese, ed in particolare “Tortoretano”, aveva una straordinaria forza di vivere, che con grande gioia è riuscito a trasmettere ai suoi innumerevoli amici, ed una gran fretta di realizzare i suoi sogni, infranti brutalmente da quella scossa tellurica.
Insieme a lui, in quella tragica notte, con un abbraccio infino, è volata in cielo Carmelina, la sua ragazza, anch’essa studentessa e laureata nell’Ateneo Aquilano.
messaggio
Questo è veramente un giorno importante.
Tortoreto ha pagato un contributo enorme alla violenza della natura, spesso a sua volta violentata dall'uomo, con l'alluvione di 2 anni fa e con Matteo, al quale abbiamo deciso di dedicare la nostra associazione di volontariato.
PER NON DIMENTICARLO.
PER NON DIMENTICARE.
Le motivazioni della nostra azione partono da una forte identità personale e da un amore collettivo verso il territorio e i suoi abitanti e siamo consapevoli di fondere queste motivazioni e questa identità con tutti quelli che operano nel settore della protezione civile, con le varie associazioni, le istituzioni, in una grande impresa che tende a salvaguardare la vita, la sua qualità, le cose e i beni indispensabili per la sua dignità.
Lavoriamo per l'emergenza ma sappiamo che è assolutamente importante prevenire, rispettare il territorio, regolare il suo utilizzo preservandolo, costruendo bene e abbandonando l'egoismo che spessoci porta alla speculazione, pensando all'accumulo di denaro come valore.
il bello ed il bene sono indispensabili alla vita dell'uomo, vivere in un ambiente dove sviluppo sostenibile e pianificazione in funzione delle possibili emergenze siano i principi quotidiani è un diritto, in una società evoluta come la nostra.
La nostra missione è questa, raccolta in poche semplici parole e soprattutto quella di non dimenticarlo quando non ci saranno emergenze in atto, come in questo momento a L'Aquila e quando i riflettori saranno spenti ma i pericoli resteranno vivi sul nostro territorio.
L'invito è quello di unirsi a noi, diventando volontari della protezione civile, facendo insieme a noi quello che il cuore invita a fare.